Se stai per compiere 50 anni, tranquillo: ecco 7 motivi per prenderla bene

Cinquantenne felice dei suoi anni

Sembrava ieri che, cominciando l’università, dichiaravi guerra al mondo e ai suoi vizi capitali. Ora la guerra la dichiari ai capelli bianchi e ai cibi sofisticati, buoni quasi quanto indigesti. Ti sembra che al tramonto dei 49 e all’alba dei 50 non ci sia niente da festeggiare, men che mai con una serata tra amici e parenti, in un locale. Ma sbagli e devi essere cinquantenne “completo” per capirlo, ossia accettare i vantaggi acquisiti e contestualizzare quelli persi. Ecco perché dovresti essere contento dei tuoi 50 anni e festeggiarli insieme ad amici, parenti e colleghi. Ecco cosa dovresti seriamente prendere in considerazione:

Sai che le persone hanno i loro limiti

Raggiunta la maturità, dovresti aver capito che la perfezione non esiste. La sua perdita è un lutto che si elabora nel corso degli anni e, pur sapendo che è giusto tendere ad essa, sai che non devi più pretenderla da nessuno. Questa consapevolezza ti aiuta a vivere con gli altri e a godere della presenza di amici e parenti più di quanto tu abbia fatto nel passato. Certo, ancora ti capita di guardare il tuo partner fare qualcosa e di chiederti “Ma… perché?!”.

… TU hai i tuoi limiti (e li conosci)

Del resto anche tu hai un bel po’ di difetti. Anzi, sei pieno di difetti e, pur senza rassegnarti a questi, prenderne consapevolezza ti aiuta a vivere meglio. Da bambino ti immaginavi in un balenare di spade, mentre facevi vincere il Bene contro il Male. Ancora oggi, invece, ti terrorizza un piccolo graffio. Conoscere i tuoi limiti caratteriali e fisici ti aiuta a pretendere il giusto da te. Quando organizzi la tua festa, ad esempio, noi possiamo preparare un buffet maestoso per gli ospiti… tu, però, “datti una regolata”.

Hai intorno a te gli amici di una vita

In cinque decenni ne hai conosciute di persone. Anche gente a cui hai voluto bene, ma da cui ti sei allontanato per questioni professionali, per un matrimonio in “terra straniera” o per altre vicissitudini. A 50 anni, però, sei circondato da chi ti è rimasto accanto. Una sorta di “selezione” che ha lasciato vicino a te gli amici più cari, a cui si sono aggiunti consorte e figli. Alla tua festa ci saranno anche relazioni più recenti e meno forti, ma tu hai occhi soprattutto… per chi ti sopporta da tanto tempo!

Puoi fare una festa come piace a te

A 18 anni cerchi di capire chi sei e – ammettiamolo – molte azioni sono, anche in maniera inconscia, finalizzate a trovare il proprio posto nel mondo. Si finisce per sperimentare cose (troppo) nuove e che piacciono ad altri, più che a se stessi. A 50 anni non te ne importa più niente di capire chi sei; lo sai già e, se devi organizzare la festa del tuo compleanno, fai ciò che ti piace davvero!

Ti bei della superiorità musicale degli Anni ’70 e ’80

È il tuo compleanno, la tua festa dei 50 anni. Intorno a te ci sono soprattutto coetanei e relativi figli. Tutti devono accettare le tue parole: gli ultimi decenni del millennio e i primi del nuovo mai hanno prodotto un artista del calibro di ABBA, Queen, Led Zeppelin, The Knack, etc. Le tue parole sono Cassazione e il nostro DJ lavorerà per confermare la tua Verità.

Sei economicamente indipendente

Da ragazzi bisogna continuamente elemosinare denaro per organizzare qualsiasi cosa, festa di compleanno compresa. Da adulti la situazione cambia. Non che la responsabilità economica porti con sé solo vantaggi, per carità. Però non c’è niente di male, una volta tanto, a spendere per sé ciò che si è guadagnato. In fin dei conti, poi, una festa ha anche i suoi vantaggi…

Sei “possibilista”

A 18 anni forse avresti escluso dalla tua festa chi non ti andava tanto a genio. Oggi sei una persona saggia, sai cosa vuol dire “essere possibilisti” e raccoglierne i frutti. L’esperienza ti ha insegnato che non si può sapere dove conduce un’amicizia acerba. Un collega o un conoscente che lavora in un settore affine al tuo possono tanto diventare tuoi grandi amici, quanto clienti o persone che possono agevolarti nella professione. Da una festa – chissà – può nascere un’interessante prospettiva futura. Perché ricordalo: si festeggiano gli anni passati, ma resta un futuro ancora e sempre tutto da scrivere!